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Via libera a riforma processo penaleDa Cdm ok anche a lodo Conte bis

Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, riunito a Palazzo Chigi, ha approvato, a quanto si apprende, il disegno di legge delega di riforma del processo penale. Accelerazione del governo poi sulla prescrizione dopo uno scontro -protagonisti il premier Giuseppe Conte e il leader di Iv Matteo Renzi - che ha superato i livelli di guardia. In Cdm, questa sera, non sarebbe dovuto arrivare il lodo Conte bis, ovvero l'accordo per modificare la riforma Bonafede siglato la settimana scorsa, ma in 'zona Cesarini' l'intesa raggiunta da M5S, Pd e Leu ha avuto il disco verde del Consiglio dei ministri, trovando spazio nelle riforma del processo penale. Consiglio dei ministri disertato da Italia Viva. "Purtroppo devo prendere atto che da Iv si è mantenuta una posizione iniziale e non si è mai spostati ritenendo di essere depositari della verità. Ma una verità di cui è depositaria una sola forza politica non esiste, esiste invece una mediazione. Ringrazio quindi le altre forze politiche e il ministro Bonafede che si sono resi disponibili a questa soluzione", ha detto il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Mi spiace - ha poi aggiunto - che Italia viva non abbia voluto dare il suo contributo a questo risultato. Credo che per una forza politica sia sempre una sconfitta non sedersi a un tavolo, rinunciare a lavorare insieme ai propri compagni di viaggio per il bene del Paese". "Un ministro - ha sottolineato allora - ha sempre la responsabilità di partecipare al Cdm, è qui che si prendono le decisioni". L'approvazione della riforma del processo penale "è il segno che quando si lavora con serietà e impegno i risultati, seppur faticosi, arrivano", ha affermato ancora Conte aggiungendo: "Per vincere dobbiamo giocare tutti nella stessa squadra, se si gioca pensando a sé la partita non la possiamo vincere, siamo destinati perdere. Se si fanno sgambetti perdiamo la partita". Quanto a "Bonafede si è reso disponibile a trovare soluzione di mediazione, un compromesso, non al ribasso, ma sostenibile, plausibile e coerente. Bonafede, Leu e Pd sono stati disponibili", ha affermato Conte al termine del Cdm. Se temo la fine del governo? "Chi mi conosce sa che non ho arroganza né paura, posso garantire agli italiani che fino all'ultimo giorno, quando saremo qui daremo sempre garanzie per perseguire gli interessi degli italiani fino all'ultima ora". "Da presidente del Consiglio non riesco a capire cosa significa dal punto di vista della logica la sfiducia a Bonafede. Di cosa lo accusiamo? E' a mio avviso irrazionale e irragionevole, sarà un mio limite", ha affermato. Su maggioranze alternative, con un'eventuale uscita di scena di IV, "leggo supposizioni, ma io sono andato in Parlamento e ho chiesto il sostegno dei gruppi parlamentari, poi c'è stata questa particolarità che il giorno dopo è nato un nuovo partito, però attenzione: non è nel mio stile governare e mentre governo lavorare per sostituire un gruppo politico a un altro, non l'ho fatto e non lo farò. L'obiettivo non è sostituire Iv, ma bisogna che Iv ci pensi un attimo e chiarisca. Se si sente di correre insieme, dopodiché valuteremo...", ha sottolineato il premier ricordando che "qui ci sarà sempre un atteggiamento aperto al dialogo e al confronto, e di umiltà nel confronto. E' stato ieri, oggi e lo sarà domani. Qui non c'è la presunzione di essere depositari della verità, è questo nasce anche da una mia convinzione morale". "E' chiaro che Iv deve chiarire, non a me ma al paese, devono chiarire cosa intendono fare nella consapevolezza che se vogliono far correre il governo non devono fare sgambetti e mettersi di traverso o ostacolare l'azione" dell'esecutivo. "Chi può capire meglio tutto ciò di un ex presidente del Consiglio - dice poi Conte riferendosi direttamente a Matteo Renzi - in passato si è lamentato del fuoco amico e di non volere la dittatura della minoranza, ora la responsabilità spetta a lui. Sono convinto che gli amici di Iv si potranno interrogare e chiarire". Questa riforma mira a portare in Italia un processo penale moderno che dia risposte in tempi certi e celeri", ha detto dal canto suo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in conferenza stampa. "I processi davanti al giudice monocratico dureranno 4 anni per tutti i gradi di giudizio. Un anno il primo grado, 2 anni per il secondo, uno per la Cassazione. E' un obiettivo ambizioso", ha sottolineato il Guardasigilli. Quanto al lodo Conte bis, "entrato nel disegno di legge sul processo penale", "è una riforma frutto di un lavoro di squadra, mi dispiace che una delle quattro forze politiche della maggioranza abbia deciso di defilarsi", ha aggiunto riferendosi a sua volta all'assenza dei ministri di Italia Viva.

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