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Ucraina: a gennaio capo Wagner tentò di impossessarsi di milioni di munizioni russe

Roma, 26 feb. -(Adnkronos) - E' una vera e propria tentata 'rapina' per milioni di munizioni per artiglieria, quella che sembra emergere da alcuni documenti postati su twitter da Igor Sushko, osservatore ucraino con forti connessioni con ambienti ufficiali russi 'dissidenti'. A tentare il colpo sarebbe stato Evgeny Prigozhin, capo della milizia privata Wagner che dall'inizio dell'invasione russa all'Ucraina ha affiancato le truppe di Mosca. In base a questi documenti, che sarebbero stati messi in circolo dai servizi di sicurezza Fsb, nel quadro di una faida in atto a Mosca, a inizio gennaio sarebbe stato deciso il trasferimento di milioni di munizioni dai magazzini dell'esercito russo a due unità operative, la 22ma brigata delle forze speciali e al 78mo Centro di ricognizione: ma in realtà la destinazione sarebbero stati i reparti di Prigozhin. A bloccare l'operazione - che sarebbe stata approvata da diversi generali - il cambio della guardia ai vertici operativi delle operazioni in Ucraina con la sostituzione di Sergei Surovikin: al suo posto il generale Valery Gerasimov, considerato oppositore del capo del gruppo Wagner. Dopo il mancato 'approvvigionamento' dai magazzini ufficiali, le cose per la milizia mercenaria sono andate sempre peggio: non solo il Ministero della Difesa, su indicazione di Gerasimov, sembra aver deciso di privare completamente la Wagner di qualsiasi munizione (provocando pesanti proteste dello stesso Prigozhin, in video divenuti virali) ma ha anche proibito al gruppo di reclutare dalle carceri russe altri detenuti da mandare al fronte, dove il livello di perdite è elevatissimo. Di pochi giorni fa, infine, le voci su un diktat del Cremlino per eliminare dai media russia qualsiasi riferimento a Prigozhin. Una censura che - secondo molti - appare come una condanna a morte annunciata per la milizia privata.

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