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Strage Erba: procuratore Como, 'sentenze non lasciano spazio a perplessità' (2)

(Adnkronos) - Il procuratore capo di Como, che in primo grado rappresentò in aula l'accusa contro i coniugi Romano, sottolinea come i processi si siano svolti "nel pieno rispetto delle garanzie processuali e con la costante partecipazione delle difesa", e come nella fase dibattimentale, "le istanze di rimessione ad altro giudice e di ricusazione coltivate dalle difese, dirette a mettere in dubbio l'imparzialità e la serenità di giudizio della corte d'Assise di Como, sono state ugualmente respinte dalla settima sezione della Corte di Cassazione" con due distinte pronunce del 16 luglio 2008 e del 30 settembre 2008. Anche dopo che le condanne all'ergastolo sono divenute definitive, i giudici competenti, chiamati più volte ad esprimersi, "hanno nuovamente - sottolineato l'assenza di alterazioni della genuinità delle fonti di prova, certificato la trasparenza dell'attività di raccolta del materiale probatorio (in particolare delle confessioni, delle dichiarazioni di una parte offesa, delle tracce biologiche), riconosciuto, infine, la corretta acquisizione degli elementi d'accusa". Dal 2015, ai tre gradi di giudizio ordinario e ai due giudizi incidentali ricordati, "sono seguite numerose altre pronunce giurisdizionali su corpose istanze difensive tendenti ad ottenere nuove indagini e un giudizio di revisione. Tali istanze sono state ritenute prive di qualsiasi novità e di attitudini probatorie significative, semplicemente esplorative e inammissibili e quindi integralmente rigettate dai giudici". Agli interventi giurisdizionali si sono aggiunti, nel 2020, accertamenti ispettivi ministeriali presso gli uffici di Procura Como, "in seguito ad ulteriori segnalazioni di asserite irregolarità nelle operazioni di intercettazioni ambientali effettuate nel corso delle indagini. L'Ispettorato ha acquisito l'intero fascicolo processuale ed effettuato approfondimenti anche di natura tecnica senza formulare alcun rilievo". Ancora, va sottolineato che la difesa, "la quale ha assistito i due imputati per tutta la cruciale fase delle indagini preliminari ed ha ripetutamente incontrato i propri assistiti, non ha mai avanzato, in tale fase, doglianze sulle modalità delle stesse e in particolare degli interrogatori e della condotta tenuta da tutto il personale coinvolto (magistrati, operatori di polizia giudiziaria, polizia penitenziaria)" conclude il procuratore Astori.

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