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**Caso Open: gip Genova dà ragione a Carrai e dispone altri 4 mesi di indagini**

Milano, 11 mag. (Adnkronos) - Il gip di Genova Nicoletta Guerrero - chiamata a una doppia pronuncia su Marco Carrai - ha respinto le richieste di archiviazione, a cui la difesa dell’imprenditore toscano ed ex consulente di Matteo Renzi si era opposta, e ha dato un termine "di quattro mesi" alla procura per disporre "ulteriore attività istruttoria". Lo si apprende da fonti giudiziarie. La decisione - nell'ambito del 'caso Open' - segna un’altra vittoria, dopo quella in Cassazione che aveva annullato il sequestro, per l’avvocato Massimo Dinoia. La Corte di Cassazione, nella pronuncia del 18 febbraio 2022, aveva ordinato "la restituzione di quanto in sequestro senza trattenimento in copia dei dati", ovvero la distruzione di tutti i dati copiati dai cellulari e quindi dei brogliacci delle intercettazioni ritenute illecite con protagonisti Renzi Carrai ed altri, invece, il successivo 8 marzo il procuratore aggiunto titolare delle indagini avrebbe inviato i materiali proibiti al Copasir. Dopo quei fatti e per due dichiarazioni scritte, al pm viene contestata dalla difesa di Carrai, in due occasioni, la violazione dell’articolo 479 del codice penale, falso ideologico in atti pubblici. In particolare, in una delle ricostruzioni Carrai dice che ci sarebbe stato un doppio binario nella condotta tenuta dal procuratore aggiunto di Firenze: "Appariva dall'esterno del tutto ineccepibile, mentre parallelamente, ed in gran segreto, faceva l'esatto contrario di quanto dava mostra di voler fare". Mentre la Procura dava infatti atto di aver distrutto tutte le copie dei documenti di Carrai, il titolare dell'indagine ne avrebbe mandato una copia al Copasir, come reso noto dalla stampa il giorno prima dell’udienza preliminare, nell'aprile 2021. Nell'ambito di un'altra vicenda, poi, Carrai si è lamentato per un'ulteriore dichiarazione scritta dal magistrato. I fascicoli aperti sulle due querele sono stati trasmessi a Genova, competente per i magistrati di Firenze, e ora dalla gip Guerrero arrivano le decisioni che infrangono il 'cliché' dell'autotutela delle toghe.

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