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Manzoni: Mattarella, 'persona destinataria di diritti non stirpe o etnia'

Milano, 22 mag. (Adnkronos) - Nella visione di Alessandro Manzoni "è la persona, in quanto figlia di Dio, e non la stirpe, l’appartenenza a un gruppo etnico o a una comunità nazionale, a essere destinataria di diritti universali, di tutela e di protezione. È l’uomo in quanto tale, non solo in quanto appartenente a una nazione, in quanto cittadino, a essere portatore di dignità e di diritti". Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Milano alla cerimonia per il 150/mo anniversario della morte di Alessandro Manzoni. "Colpisce -ha sottolineato il Capo dello Stato- quanto ricordato da Margherita Provana di Collegno, assidua frequentatrice dello scrittore milanese, a proposito del triste fenomeno della schiavitù: Manzoni le confidò, infatti, che benché l'America abbia il Governo più libero ed il Re di Napoli il più tirannico, pure, se gli avessero fatto scegliere di rinascere, o americano, o napoletano, avrebbe preferito di nascere napoletano, perché nulla esiste di peggio della mostruosa schiavitù'". "Nell’idea manzoniana di libertà, giustizia, eguaglianza e solidarietà -ha detto ancora il Presidente della Repubblica- si può scorgere una anticipazione della visione di fondo della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948. Una carta fondamentale, nata dopo gli orrori della Seconda Guerra mondiale, che individua la persona umana in sé, senza alcuna differenza, come soggetto portatore di diritti, sbarrando così la strada a nefaste concezioni di supremazia basate sulla razza, sull’appartenenza, e, in definitiva, sulla sopraffazione, sulla persecuzione, sulla prevalenza del più forte". "Concetti e assunti che –come ben sappiamo- sono espressamente posti alla base della nostra Costituzione repubblicana", ha concluso Mattarella.

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