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Manzoni: Mattarella, 'fautore di diritto internazionale contro nazionalismo esasperato'

Milano, 22 mag. (Adnkronos) - "Dai diritti dell’uomo la concezione manzoniana si allarga a quella del diritto internazionale e dei rapporti tra gli Stati, dove si ritrova una critica lucida e serrata al nazionalismo esasperato. Perché la moralità, la fraternità e la giustizia devono prevalere sugli odi, sugli egoismi, sulle inutili e controproducenti rivalità". Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Milano alla cerimonia per il 150/mo anniversario della morte di Alessandro Manzoni. "Scrive Manzoni -ha ricordato il Capo dello Stato- in un frammento delle Osservazioni sulla Morale Cattolica, pubblicato postumo: 'Bisogna sentire e ripetere che la somiglianza che ci dà l’essere d’uomo è ben più forte che la diversità di nazione; che il Vangelo ci ha fatto conoscere che abbiamo un cuore grande abbastanza per amar tutti gli uomini; che gli sforzi di una nazione contro l’altra (…) son sempre piccioli, perché fondati sulla passione e non sulla ragione e sulla verità; sono inutili, perché non ottengono stabilmente nemmeno il fine che si propongono quelli che li fanno; sono impolitici, perché producono (…) l’indebolimento e il pervertimento dei popoli'". "Manzoni -ha sottolineato ancora Mattarella- si spinge anche oltre, prefigurando la illiceità di accordi internazionali ratificati sulla testa di popoli e Stati: in una lettera al genero Giovan Battista Giorgini, del marzo 1861, parla esplicitamente della 'ingiustizia e la nullità morale di trattati stipulati da alcuni sugli affari d’altri, senza sentirli e con il solo titolo della forza, e dell’inaudita e iniquissima teoria che attribuiva a quegli alcuni … il diritto di costituire un diritto sopra gli altri'".

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