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Antimafia: Orlando, 'è celebrazione al contrario, sgomento per no approccio unitario'

Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Provo un senso di sgomento e rammarico. Non cogliere l’esigenza di un approccio unitario ad un passaggio così forte dal punto di vista simbolico è un grave errore. Se la maggioranza andrà avanti senza ne' ascoltare ne' interloquire con chi ha sollevato obiezioni produrrà un danno grave alla commissione, un’istituzione che ha svolto un ruolo importante nella lotta al fenomeno mafioso. E lo farà in un giorno come questo. Una celebrazione al contrario". Così il deputato Pd ed ex Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a Repubblica.it. "Noi abbiamo dato disponibilità a convergere su un nome in grado di rappresentare tutte le forze politiche - spiega Orlando - scegliendolo insieme anche nell’ambito della maggioranza, ci auguriamo che questa apertura non sia lasciata cadere". Quanto alle indagini sui legami tra la destra eversiva e mafia in corso l'ex Ministro dem afferma: "Io odio i processi sommari. Un fronte ampio di associazioni e personalità segnate dall’atrocità dello stragismo ha sollevato riserve a causa dei legami che lei ricorda". "E questo è un fatto politico per un organismo che si deve nutrire anche della fiducia della società impegnata nella lotta per la legalità. Il rispetto delle istituzioni e il riguardo per la funzionalità della commissione avrebbe consigliato due strade. La prima era chiarire,se si è in grado, la natura dei legami a cui si è fatto riferimento magari anche incontrando le associazioni. La seconda era scegliere un altro nome. La maggioranza ha preferito far finta di niente con dichiarazioni generiche ed evasive,e questo rischia di produrre un danno grave". Rispondendo ad una domanda sul rischio di ridurre, in anticipo, la portata politica e investigativa della commissione Antimafia, Orlando aggiunge "una partenza dopo otto mesi dal varo della legislatura autorizza questo sospetto. È possibile. Diciamo che il tema sino qui non è stato una priorità se non nelle ricorrenze. Più in generale vedo il rischio di una sottovalutazione, nonostante i richiami di chi indaga sul fenomeno. I grandi investimenti pubblici programmati, è stato detto, rischiano di essere preda delle mafie. La risposta è stata un indebolimento della trasparenza nelle procedure di appalto e dei meccanismi di qualificazione delle imprese". Quindi l'esponente dem ribadisce di aver "avanzato una proposta di metodo. Diversamente dal passato siamo disponibili a votare un esponente di maggioranza purché sia condiviso. Sarebbe un segnale importante costruire le condizioni per un voto unitario. Attendiamo una risposta. Se sarà negativa proporremo alle altre forze di opposizione di tenere una posizione comune che sia segno della fermezza".

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