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Terrorismo: gip Milano, 'da arrestati condotte gravi, proselitismo social all'Isis' (2)

(Adnkronos) - Refaei, assistito dall'avvocato Emanuele Perego, è l'indagato "per il quale meglio appare visibile il graduale e ingravescente percorso di radicalizzazione che sfocia in elementi di assolutà gravita" che il gip Filice racchiude in due punti: il giuramento di fedeltà allo Stato islamico e l'invio di denaro, tramite la richiesta di un componente dell'Isis, di assistenza finanziaria alle vedove dei campi profughi in Siria. Nosair, invece, a detta del giudice, è l'uomo "più consapevole e convinto, sin dall'inizio, dell'attività di proselitismo che, infatti, conduce nella maniera più strenua e e incessante proprio nei confronti di Refaei, praticamente guidandolo nel suo percorso di sempre più accentuata radicalizzazione", come dimostra "il notevole scambio di contenuti" tra i due, in particolare di Nosair - che avrebbe spedito circa mille euro verso Yemen e Palestina -, nei confronti dell'amico. Per il gip le affermazioni degli indagati di aver interrotto ogni forma di partecipazione di sostegno via social al terrorismo islamico - elemento che resta da verificare - "non rappresenta allo stato un elemento idoneo a rivedere la valutazione tecnologico-cautelare". Inoltre, il fatto che gli indagati non siano responsabili "di avere posto in essere atti materialmente preparatori di un attentato terroristico o di atti di violenza non solo non è giuridicamente rilevante ai fini dell'esclusione del reato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale, ma nemmeno è, né è mai stato, oggetto di contestazione".

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