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Terrorismo: legale, 'ricorreremo al Riesame, nulla contro Refaei da fine 2022'

Milano, 21 ott. (Adnkronos) - Emanuele Perego, il difensore di Alaa Refaei, 44anni, uno dei due arrestati a Milano per terrorismo internazionale, ricorrerà "nei prossimi giorni al Riesame" contro la decisione del gip Fabrizio Filice che ha convalidato l'arresto e confermato il carcere per il suo assistito. L'istanza, spiega il legale all'Adnkronos, è motivata dal fatto che "non si ritiene sussistente l'attualità dell'esigenza cautelare, in particolar modo la pericolosità sociale in quanto non sono contestati fatti successivi alla perquisizione e al sequestro del 6 dicembre 2022, quando il mio assistito ha appreso di essere indagato e ha interrotto ogni uso dei social" che potessero lasciare intendere qualche tipo di sostegno all'Isis. L'avvocato si dice "sconcertato" dal fatto che gli investigatori "non hanno proseguito l'attività di monitoraggio né dal punto di vista fisico, né telematico. Dopo aver saputo di essere indagato per un reato per il quale si rischiano fino a dieci anni di carcere il mio assistito non ha nessuna reazione violenza, eppure - dice ironico - da un pericoloso terrorista mi aspettavo qualcosa, quella poteva essere la miccia per un attentato invece niente". Perego ha un dubbio amletico e spera che i giudici del Riesame possano scioglierlo. "Delle due l'una: o la polizia non ha monitorato Refaei e quindi non l'ha ritenuto pericoloso un anno fa, o se l'ha monitorato non è emerso nulla perché nell'ordinanza e anche nel rigetto firmato da Filice non emergono fatti successivi" al dicembre 2022 relativi a post o like inneggianti all'Isis. "Il giudice ritiene di dover fare accertamenti sui nuovi device ora che i due arrestati sono in carcere, ma se erano così pericolosi da dover rimanere dietro le sbarre perché queste verifiche non sono state già fatte?" è la domanda senza risposta dell'avvocato Perego.

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