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Scioperi: a Monza oltre 250 rappresentanti con Cgil e Uil per spiegare 'no' a manovra

Milano, 10 nov. (Adnkronos) - "Adesso basta!". È il motto che Cgil e Uil hanno scelto per la mobilitazione che il 17 e il 24 novembre porterà lavoratori e pensionati a scioperare e a manifestare in piazza contro una legge di bilancio giudicata "sbagliata e iniqua": a scioperare per primi, il 17, i lavoratori del pubblico impiego, dei trasporti e della scuola; il 24 novembre sciopereranno tutti gli altri settori delle Regioni del Nord. E proprio per il 24 novembre è stata indetta una manifestazione a Monza. A spiegare le ragioni dello sciopero ci hanno pensato, questa mattina al Binario 7 in un attivo unitario, i rappresentanti dei lavoratori e i pensionati della Brianza: sul palco si sono alternati i rappresentanti di Cgil e Uil territoriali che, con il segretario Uil Lombardia Salvatore Monteduro e il segretario generale Cgil Lombardia Alessandro Pagano, hanno ribadito agli oltre 250 tra lavoratori e pensionati che l’obiettivo non è solo "raccogliere mal di pancia dai delusi dalle scelte del governo", ma anche se non soprattutto "sostenere proposte che le organizzazioni sindacali hanno avanzato da tempo per cambiare questo Paese". Manifestazioni e scioperi, dunque, "per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati e non offre un futuro ai giovani", spiegano i rappresentanti di Cgil e Uil di Monza e Brianza che insistono sulle proposte unitarie: sul lavoro ("Aumentare salari e pensioni, rinnovare i contratti, abbattere i divari che colpiscono le donne"), sul fisco ("Contrastare l’evasione fiscale, no alla flat tax, tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze"), a sostegno dei giovani ("Favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato, introdurre una pensione contributiva di garanzia, garantire il diritto allo studio"), sulle pensioni ("Superare la legge Monti-Fornero, garantire il potere d’acquisto delle pensioni"), per la sicurezza ("Basta morti sul lavoro!"), sulle politiche industriali necessarie ("Serve un intervento pubblico") e sullo stato sociale ("Rilanciare il Servizio sanitario nazionale"). "Le politiche liberiste -hanno concluso dal palco di Monza i rappresentanti di Cgil e Uil territoriali- fanno arricchire pochi e impoveriscono i molti. Soprattutto in una situazione economica difficile e instabile come quella che stiamo vivendo, bisogna prestare attenzione al lavoro, investire nella scuola e nell’istruzione pubbliche e in quelle politiche industriali necessarie per affrontare le nuove sfide come il cambiamento climatico".

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