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Monza: in questura nasce sportello di ascolto per tutelare vittime di reato

Milano, 13 nov. (Adnkronos) - Il questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio ed il sindaco di Monza, Paolo Pilotto hanno sottoscritto questa mattina, presso la Sala Giunta del Comune di Monza, il 'protocollo di collaborazione per la realizzazione di spazi di ascolto per le vittime presso la questura di Monza e della Brianza'. L’iniziativa è nata dalla volontà, condivisa da questura, amministrazione comunale di Monza e procura brianzola, di sperimentare presidi prossimi alle vittime di reato nei luoghi in cui si manifestano più abitualmente i loro bisogni e prevede l’affiancamento di mediatori e operatori sociali esperti nell’ascolto delle vittime vulnerabili dell'ufficio di giustizia riparativa e ufficio vittime del Comune di Monza adoperatori dell'ufficio denunce della questura. Con la sottoscrizione di oggi, si è data formalità e stabilità ad una sperimentazione avviata nel gennaio 2023 e che ha visto l’istituzione presso la questura di via Montevecchia di un presidio stabile, denominato 'stanza dell’ascolto', aperto il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dove, parallelamente agli atti di denuncia/querela gestiti esclusivamente dal personale della polizia. Gli operatori esperti nell’ascolto delle vittime vulnerabili dello sportello vittime del Comune di Monza accolgono le vittime di reato offrendo un primo momento di ascolto, raccogliendo le istanze dei denuncianti e invitandoli nella sede di Via Cederna ad un secondo incontro, dove è possibile ricevere un’informativa sui diritti, un sostegno psicologico, un accompagnamento educativo, un orientamento e accompagnamento alla rete dei servizi territoriali (sociali e specialistici), sulla possibile partecipazione ai programmi di giustizia riparativa. Da gennaio al 31 ottobre 2023, sono stati 60 i cittadini/denuncianti che hanno richiesto il sostegno ed il supporto degli operatori dello Sportello; di questi 29 uomini e 31 donne. La fascia età, per il 43% appartenente a 36-55 anni, il 32% a 56-70, l'11% a 70 e più, il 7% a 18-25 e un altro 7% a 26-35. Tra i motivi della denuncia: il 45% per reati contro il patrimonio, il 41% per reati contro la persona, mentre un 14% è stato rappresentato da fatti che non costituiscono reato. Molti di questi sono stati successivamente presi in carico dai servizi comunali. Tale approccio integrato ha certamente consentito di limitare al massimo le situazioni di cosiddetta 'vittimizzazione secondaria' e ha fatto al contempo registrare un’evidente ricaduta positiva sulla qualità della quotidiana attività degli operatori di polizia preposti all’ufficio denunce, nonché un apprezzamento degli utenti della questura. Lo sviluppo del progetto, favorevolmente accolto dalla direzione centrale anticrimine della polizia, è stato esteso attraverso un collegamento diretto con i protocolli operativi della Rete antiviolenza Artemide di Monza e Brianza e Cipm Milano alle vittime di violenza domestica, stalking e cyberbullismo, le cui istanze vengono trattate dalla divisione anticrimine della questura per i profili di possibile applicazione dell’ammonimento del questore nell’ambito del cosiddetto 'Protocollo Zeus'.

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