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Caso Amara: procura Milano insiste su processo per calunnia, lui si difende in aula

Milano, 14 nov. (Adnkronos) - La procura di Milano, rappresentata dai pm Stefano Civardi e Roberta Amadeo, ha rinnovato, davanti al gup Guido Salvini, la richiesta di processo contro Piero Amara, l'ex avvocato esterno di Eni autore dei numerosi verbali sulla presunta 'loggia Ungheria', e l'ex collaboratore Giuseppe Calafiore, per i reati, a vario titolo, di calunnia e autocalunnia nei confronti di 65 persone (una quarantina le parti civili), tutte esponenti di rilievo delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell'ordine. Tra i presunti calunniati da Amara figurano, tra gli altri, l'ex ministro della Giustizia Paola Severino, l'ex vicepresidente del Csm Michele Vietti, l'ex sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, l'ex consigliere del Csm Sebastiano Ardita e l'ex premier Silvio Berlusconi, deceduto lo scorso giugno. Che non si tratti di insinuazioni ma di "spunti credibili" per indagini "che non sono state fatte" perché il caso è esploso sulla stampa dopo che il pm Paolo Storari ha consegnato nelle mani dell'allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo i verbali, in formato word, sulla presunta loggia massonica, è invece la tesi sostenuta in aula da Amara. "Le indagini sono quindi abortite" e quando il fascicolo è stato trasferito da Milano a Perugia "tutti sapevano tutto e non è stato possibile indagare" la sintesi delle dichiarazioni spontanee dell'indagato. Una difesa che Amara è pronto a proseguire, salvo sorprese, con nuove dichiarazioni nella prossima udienza in programma per il 21 novembre, mentre la decisione sul procedimento è attesa nell'udienza del 28 novembre.

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