Visibilia: Sif Italia e Negma si 'sfilano', gruppo apre procedura di crisi
Milano, 15 nov. (Adnkronos) - Si complica la situazione per Visibilia Editore che, a sorpresa, avvia la composizione negoziata di gruppo e chiede un finanziamento ai soci a supporto del piano di ristrutturazione dopo che Sif Italia "non ha oggettivamente manifestato il suo sostegno al progetto di risanamento" del gruppo fondato dalla ministra del Turismo Daniela Santanché e Negma ha invece negato l'erogazione della tranche del prestito obbligazionario. Uno scenario che potrebbe nuovamente far intervenire - sul fronte civile - la procura di Milano che indaga sul dissesto.
Sif Italia aveva previsto una serie di azioni "incentrate sulla messa a disposizione di competenze manageriali, sinergie potenziali sviluppabili e risorse finanziarie destinate all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali funzionali al nuovo piano industriale", promesse disattese che hanno portato il cda di Visibilia a procedere con la richiesta di apertura della composizione negoziata della crisi d’impresa di gruppo". In tal senso il cda di Editore ha conferito agli avvocati Daniele Portinaro, Gianluca Minniti ed Elisa Castagnoli il mandato di assistere la società sia nella composizione negoziata che nella richiesta al Tribunale di Milano delle misure protettive del patrimonio sociale, di procedere alla nomina dell’advisor finanziario per la predisposizione del piano di risanamento, di chiedere all'azionista di maggioranza (Sif Italia) l'erogazione di un finanziamento soci dell’importo di 500 mila euro "da destinarsi a copertura dei costi di funzionamento ordinari e degli oneri tutti per l’avvio della gestione della composizione negoziata".
Si fa inoltre presente che la richiesta di erogazione a Negma dell'ulteriore tranche del prestito obbligazionario convertibile è stata respinta da Negma, lo scorso 10 ottobre, adducendo un "inadempimento di previsioni contrattuali dell’accordo sottostante, riconducibili ai fatti oggetto di copiosa eco mediatica nei confronti dei vecchi amministratori e componenti del vecchio collegio sindacale, oltre che derivanti dal mutamento dell’assetto societario avvenuto il 17 luglio". Osservazioni che per Visibilia Editore costituiscono "un infondato pretesto e non legittimavano il rifiuto ad adempiere al contratto, riservandosi di adottare ogni iniziativa di legge al precipuo fine di tutelare gli interessi operativi della società". E in una situazione in divenere Editore chiede al socio Sif Italia di indicare due consiglieri, l’uno in sostituzione di Luca Giuseppe Reale Ruffino (morto suicida ad agosto) e l’altro del dimissionario Samuele Sanvito.
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