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Scioperi: domani a Milano sindacati in presidio davanti Palazzo Lombardia

Milano, 16 nov. (Adnkronos) - Nell’ambito del percorso di scioperi nazionali proclamati da Cgil e Uil, anche in Lombardia domani sarà sciopero per l’intera giornata o per l’intero turno di lavoro. L'agitazione riguarderà lavoratrici e lavoratori, dipendenti e in somministrazione, dei settori delle funzioni pubbliche (pubblici e privati), della conoscenza (pubblici e privati), dei trasporti, dei servizi postali, dei consorzi di bonifica e, all’interno di questi, gli appalti di vigilanza, pulizie e multiservizi, ristorazione collettiva. Le categorie regionali di Cgil e Uil saranno in presidio a Milano, dalle 10, sotto la sede della Regione Lombardia, dal lato di via Galvani. Dal palco interverranno delegate e delegati e ci sarà un maxischermo con in collegamento i segretari generali nazionali Cgil, Maurizio Landini, e Uil Pierpaolo Bombardieri. "Nei settori coinvolti dallo sciopero di domani -spiegano i sindacati- il disinvestimento del governo è evidente. Nel pubblico è allarmante la carenza di personale, e non si mettono risorse per un piano straordinario di assunzioni. C’è bisogno di più istruzione, ma il diritto allo studio viene fortemente minato dai costi; il sistema dei trasporti mostra tutte le sue crepe. E con i disservizi dovuti ai disinvestimenti in tutto il sistema pubblico e il crescere del malessere sociale, le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici, dell’istruzione e dei trasporti sono sempre più spesso vittime di aggressioni". "La manovra non prevede le dovute risorse per rinnovare i contratti nazionali, pubblici e privati, migliorare le condizioni materiali di lavoro, contrastare la giungla degli appalti e la precarietà, e dunque provare a fermare il dumping contrattuale", proseguono i sindacati. Nel frattempo "il governo sceglie di cedere ai privati aziende nazionali di rilevanza strategica, come Poste italiane". "Noi -avvertono- crediamo fermamente che sia possibile un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che metta al centro le persone e rispetti il mondo del lavoro". Per questo "facciamo appello anche a tutte le cittadine e i cittadini: questo sciopero riguarda tutta la collettività, riguarda diritti individuali e della comunità. I diritti di cittadinanza passano attraverso i diritti delle lavoratrici e lavoratori che erogano tutti questi servizi".



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