Milano: a BookCity nasce Osservatorio permanente carta penna e digitale
Milano, 16 nov. (Adnkronos) - Un osservatorio dedicato al tema dell'utilizzo del digitale, con studi e analisi, aperto al supporto di associazioni e mondo delle imprese con l'obiettivo di stimolare la politica a prevedere azioni concrete per contenere una digitalizzazione sempre più spinta e acritica e a valorizzare invece il libro su carta e la scrittura a mano. E' quello annunciato oggi a Milano, in occasione di Bookcity 2023.
Durante l'incontro 'Lettura su carta e scrittura a mano: l’azione politica e sociale per la loro valorizzazione' organizzato da Federazione Carta Grafica e Comieco, in collaborazione con Bookcity e Fondazione Corriere della Sera, il consigliere della Federazione Carta Grafica, Carlo Emanuele Bona, ha osservato: "Anche quest’anno promuoviamo il dibattito sull’urgenza di trovare un bilanciamento e un riequilibrio tra uso dei devices digitali e uso di carta e penna, soprattutto nella scuola. Ormai sono scientificamente consolidate sia le evidenze sui danni prodotti da un eccesso di digitale, sia quelle che dimostrano i vantaggi legati a scrittura a mano e lettura su carta nel favorire lo sviluppo psico-fisico delle persone e nell’attivare i processi di comprensione dei testi e apprendimento dei concetti. Occorre quindi prendere atto di tutto questo e sviluppare una conseguente azione politica di tutela e valorizzazione del libro in carta".
"L’importanza dell’apprendimento attraverso la lettura e, soprattutto, scrittura su carta -ha aggiunto il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti- è determinata anche dagli impatti ambientali dei libri cartacei verso i digitali. Secondo uno studio del Politecnico di Milano, il costo ambientale di un e-book in termini di consumi di risorse minerali e metalli supera del 150% il libro cartaceo e un libro scolastico di 400 pagine rilascia un’impronta carbonica di circa 2 chili, pari a quella di 2 ore al giorno di uso dello smartphone per una settimana. Senza dimenticare che, in generale, i dispositivi elettronici su cui leggiamo i libri hanno una vita media di circa tre anni, molto più breve di un libro di carta naturalmente destinato al riuso e, a fine vita, al riciclo. Non a caso -ha sottolineato- l’Italia è, insieme alla Germania, il Paese che ricicla più carta e cartone in Europa".
Ferruccio de Bortoli, Presidente di Fondazione Corriere della Sera, ha sottolineato la valenza terapeutica della scrittura a mano e la centralità del libro di carta che implica una modalità di lettura che non è stata sostituita bensì affiancata dall’ebook, così come il successo degli audio libri coesiste con il radio drama.
Il segretario della Fondazione Einaudi, Andrea Cangini, ha quindi ricordato i contenuti del documento 'Il valore imprescindibile di carta e penna nei processi di apprendimento', presentato lo scorso luglio in Senato. Quindi ha annunciato la costituzione dell''osservatorio permanente carta, penna e digitale'. L'organismo, aperto al supporto anche di associazioni e mondo delle imprese, si prefigge di produrre studi e analisi sul tema e, soprattutto, di stimolare la politica, come già sta avvenendo in altri Paesi europei, a prevedere azioni concrete per contenere una digitalizzazione sempre più spinta e acritica, valorizzando invece il libro su carta e la scrittura a mano.
Un impegno specifico in tale direzione è stato preso anche da Federico Mollicone, deputato Fdi presidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione e Antonio Nicita, senatore Pd e vicepresidente del gruppo Pd-Idp che hanno sottolineato quanto sia importante riportare al centro dell’attenzione della scuola e delle attività di formazione la scrittura a mano, oltre a fare il punto dello stato dell’arte sul progetto di legge in materia, già annunciato lo scorso luglio, sull'istituzione della giornata nazionale della scrittura a mano.
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